PANASONIC LUMIX

Meta introduce una nuova panoramica dell’account dei propri social (Facebook e Instagram), come chiesto dall’Antitrust della Germania (Bundeskartellamt). In questo modo, i clienti del gruppo di Mark Zuckerberg possono per la prima volta decidere liberamente e in modo informato se desiderano utilizzare i servizi in modo isolato o collegarli tra loro. Quest’ultima opzione abilita funzionalità aggiuntive come la condivisione dello stesso post su servizi diversi (il cosiddetto crossposting): ma significa anche che Meta utilizza i dati collegati per scopi pubblicitari. Andreas Mundt, presidente del Bundeskartellamt ha dichiarato: “Con la decisione Facebook del febbraio 2019, abbiamo aperto nuovi orizzonti nel diritto Antitrust sulla base del divieto generale di abuso. Ora possiamo vedere che il percorso verso decisioni degli utenti libere e informate sul modo in cui i loro dati vengono elaborati è difficile, ma può avere successo. L’attuazione della nostra risoluzione ha quindi compiuto un importante passo avanti, ma non è ancora completa”. In particolare, resta ancora da chiarire come gli utenti possano essere informati nel modo più accurato e neutrale possibile sulle conseguenze dell’uso e del trattamento dei dati dei cosiddetti strumenti e plug-in di Meta (ad esempio, Facebook login, pulsante Mi piace) e come possano facilmente consentire o rifiutare il loro utilizzo e fino a che punto il trattamento dei dati su più account può essere eccezionalmente lecito senza consenso (ad esempio per motivi di sicurezza). Ma un passo in avanti è stato compiuto.

Il provvedimento dell’Antitrust del 2019

Il Bundeskartellamt, nell’ormai lontano 6 febbraio 2019, aveva emesso un provvedimento che vietava a Meta di unire dati provenienti da fonti diverse senza il consenso dell’utente. Meta aveva fatto ricorso al tribunale regionale superiore di Düsseldorf che inizialmente aveva disposto l’effetto sospensivo del dispositivo. Ma tale ordinanza era stata annullata dalla Corte Federale di Giustizia con decisione del 23 giugno 2020. Il 24 marzo 2021, il tribunale regionale superiore di Düsseldorf ha sottoposto varie questioni alla Corte di giustizia europea (CGE) e ha sospeso il procedimento fino a quando la medesima non avrà assunto la decisione (prevista il prossimo 4 luglio), per chiarire come devono essere interpretate determinate disposizioni del regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) e se l’Antitrust può anche interpretare e intervenire sugli standard. 

Meta e le modifiche apportate

Nonostante il fatto che la decisione iniziale sia pendente, l’Antitrust tedesco ha condotto trattative in corso con Meta per attuare la decisione. Il gruppo che ha in pancia Facebook e Instagram ha quindi introdotto una nuova panoramica dell’account e ha rivisto la sua infrastruttura di dati, offrendo per prima volta, agli utenti l’opportunità di decidere autonomamente se desiderassero collegare i propri account ai vari servizi (profili e la visualizzazione di pubblicità personalizzata). Dal punto di vista del Bundeskartellamt, questa prima panoramica dei conti presentava gravi carenze. Nell’ambito del piano per l’attuazione della decisione, dopo intense discussioni nel febbraio 2023, Meta ha presentato, tra l’altro, una panoramica dell’account notevolmente modificata. Sono stati modificati vari elementi di design e diciture che avrebbero potuto influenzare gli utenti nella scelta del collegamento dell’account. Termini più appropriati sono ora utilizzati in dettaglio (ad esempio “dati personali” invece di “informazioni”). Così come il processo di disconnessione degli account è stato notevolmente semplificato. La Germania sta monitorando da vicino Meta dopo che l’autorità di regolamentazione l’ha ritenuta di “fondamentale importanza per la concorrenza tra i mercati”, una classificazione che offre all’autorità Antitrust più margine di manovra per frenare il potere di mercato delle società digitali.