
Abbiamo avuto modo di provare per alcune ore in totale libertà e autonomia il Magic5 Pro, nuovo flagship di Honor presentato al Mobile World Congress 2023. La prova si è svolta a Barcellona, in una splendida giornata, anzi serata, in cui abbiamo visitato la città e ci siamo soffermati su La Pedrera. Grazie al brand, ci è stato possibile vagare liberamente nella Casa Milà (Pedrera è il termine catalano), detta anche Casa Batlló, ossia l’ultima opera civile del genio Antoni Gaudí. La casa si ispira alle forme sinuose, avvolgenti e smussate della natura, dell’acqua, dell’aria e del cielo. Un susseguirsi di strutture verticali arrotondate e fuse tra loro che caratterizzano l’esterno; l’interno fa da contraltare una impostazione più razionale e geometrica, che gioca sulla simmetria. Per poi svilupparsi in un tetto che può essere visitato e nel quale puntano al cielo colonne e strutture a cilindriche e circolari, quasi guardiani che guardano in contemporanea verso l’alto e verso il basso. Uno spettacolo, non a caso Gaudí ha dedicato ben 8 anni tra progettazione e costruzione. Se volete approfondire in modo più strutturato la storia della Pedrera, vi consigliamo di leggere questa pagina: https://it.wikipedia.org/wiki/Casa_Milà.


Nella nostra visita abbiamo appreso che ha ben tre facciate, la più iconica è quella che versa sulla Diagonal (la strada che attraversa Barcellona fino alle Ramblas), e che ancora oggi vivono due fortunatissime famiglie. Per il resto è un museo in parte a cielo aperto, in parte un museo e un inno alla genialità di Gaudí da visitare dentro e fuori. Il connubio tra la Pedrera e Honor Magic5 Pro è stato unico ed entusiasmante. Anche perché il nuovo flagship arriva sulla scia di due celebrazioni annunciate già in conferenza stampa a Barcellona: primo posto per display e primo posto per imaging secondo DxoMark. La curiosità si è accesa subito e abbiamo subito colto l’opportunità offerta da Honor di mettere alla prova principalmente il reparto fotografico e poi per sperimentare dal vivo lo smartphone, per quanto non ancora definitivo nella sua “veste” perché il sistema operativo era ancora in beta e ciò impatta su tutti gli aspetti. Ecco perché questa è una fast review: vi raccontiamo l’esperienza e vi mostriamo le doti fotografiche, ma non solo, del Magic5 Pro sulla base dei suddetti presupposti. Cioè rimandando valutazioni effettive alla primavera quando arriverà la versione definitiva del Pro. Intanto, qui di seguito trovate il video nel quale abbiamo racchiuso il primo contatto con lo smartphone e nel quale descriviamo le caratteristiche tecniche.
Honor Magic5 Pro: specifiche tecniche e recensione
Per fare il punto, riassumiamo le specifiche tecniche per descrivere il prodotto che abbiamo avuto in mano per qualche ora:
Dimensioni: 162,9×76,7×8,8 mm
Peso: 219 grammi
Certificazione: IP68
SoC: Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2
Memoria: 12+512 GB
Display: Oled Ltpo a 10 bit, FHD+ (2.848×1.312 pixel) da 6,81″ (460 ppi) a 120 Hz, formato 19,5:9, 91% superficie frontale, gestione luminosità Pwm 2.160 Hz, Hdr10+
Sistema operativo: Android 13 con MagicUI 7.1
Connettività: 5G, Wi-Fi6, Bluetooth 5.2, Gps, Usb-C 3.1 con supporto DisplayPort
Batteria: 5.100 mAh
Ricarica: 66 Watt cablata; 50 Watt wireless
Fotocamera principale: Sony Imx878 a 50 Mpixel, f/1.6, 23 mm, messa a fuoco Pdaf, Laser AF e stabilizzatore ottico (Ois)
Fotocamera grandangolare + macro: 50 Mpixel, f/2.0, 13 mm, Fov 122°, autofocus
Teleobiettivo periscopico + ritratto: 50 Mpixel, f/3.0, 90 mm, Pdaf, Ois, zoom ottico 3,5 x
ToF 3D posteriore: 0,3 Mpixel
Fotocamera frontale selfie: 12 Mpixel, f/2.4, Fov 100° + ToF 3D per il riconoscimento facciale


In questa “fast review” non abbiamo avuto modo e non era nemmeno il momento, data la versione beta, di eseguire benchmark. A prescindere dal loro valore o meno, danno una indicazione di massima sulla qualità del lavoro fatto dal brand per ottimizzare hardware e software. Secondo quanto si può trovare in Internet, il Magic5 Pro sfonda il muro del milione di punti in Antutu: un bel biglietto da visita, considerando che la MagicUI 7.1 promette numerosi interventi. Abbiamo chiesto ai portavoce italiani di Honor, perché la versione dello smartphone che abbiamo provato (ribadiamo) era animata da Android 13 ma con una beta dell’interfaccia personalizzata dal brand. Ci hanno spiegato che la release definitiva manterrà la medesima filosofia della classica interfaccia Honor, nel rispetto delle abitudini d’uso degli utenti e per garantire la collaudata semplicità, tuttavia apporterà miglioramenti e perfezionamenti estetici e, in modo particolare, sarà rinnovata nella sua architettura al fine di trarre il massimo beneficio dall’hardware.


E, non da ultimo, per spremere il massimo dal reparto fotografico. Nella presentazione ufficiale di Honor la somma tra sezione hardware e software ha un nome: tecnologia Falcon. È l’evoluzione spinta del concetto di “Eye of the Muse” varata con il Magic4 Pro e che, nelle intenzioni del brand, mira a potare a un nuovo livello di perfezione la fotografia computazionale.
Il concetto sul Magic5 Pro si declina nell’Ultra Fusion Computational Optics, ossia la simbiosi tra ottica, sensore e algoritmi. Nel caso estremo dell’Hdr la piattaforma Falcon assicura una dinamica superiore del 19% rispetto al Magic4 Pro. L’Honor Image Engine racchiude tutto ciò. I risultati, almeno in questo nostro primo test, sono eclatanti. Abbiamo per lo più scattato foto di sera, ma anche in ambienti bene illuminati. La resa è già elevata, con una quantità e una qualità di dettaglio che mostra tutto il potenziale dell’ottica. Senza necessità di nomi roboanti che firmino la sezione fotografica per poi avere scatti nella norma, nonostante i tanto acclamati sensori da 1″.






Honor ha messo a frutto le esperienze passate, anch’esse fatte di collaborazioni a più livelli, e ha continuato a sviluppare il know-how arrivando alla propria tecnologia di fotografia computazionale. In Honor non si nascondono sull’impegno costante nel migliorare la resa fotografica e video adottando una strada propria. Falcon e Honor Image Engine sono la dimostrazione delle ambizioni del brand in termini fotografici, con tecnologie totalmente proprie e ottimizzate per la propria gamma di smartphone.
Nella galleria fotografica che vi proponiamo in coda all’articolo potete vedere come si comporta la sezione ottica. Qui vi diciamo che ci ha colpito favorevolmente per la reattività dello scatto, per la completezza delle funzioni e per la possibilità di “giocare” agilmente con le luci anche in modalità manuale. I filtri e un potente strumento di post-editing sono incentivi alla creatività. Mentre l’effetto bokeh dato dalla combinazione tra sensore principale, teleobiettivo e ToF posteriore vantano un preciso fondo sfumato, rispettando il perimetro del soggetto in primo piano. Non ci addentriamo in ulteriori commenti perché il software non era definitivo ma lasciamo a voi il compito di tirare le somme sulla resa complessiva fotografica con gli scatti qui di seguito all’articolo nella Galleria.



Magic5 Pro: qualità costruttiva elevata
Un altro aspetto che ci ha colpito favorevolmente in questa prova è la qualità costruttiva. Honor ci ha abituati a prodotti curati esteticamente in ogni particolare. Il Magic5 Pro non fa eccezione e, anzi, conferma questa vocazione e attenzione ai dettagli.
I sensori posteriori sono incapsulati in un elemento circolare ma si sviluppano in modo triangolare: un triangolo inscritto in un cerchio, per richiamare il family feeling del Magic4 (Eye of the muse) e adottare il design più in voga. Questa soluzione, con il modulo è rialzato rispetto alla scocca in vetro, permette di omologare tutto il retro sullo stesso colore. Non solo, gli “occhi” delle fotocamere sono a “filo” rispetto alla superficie di protezione, con le lenti leggermente incassate per evitare che si sfrisino quando si appoggia il Magic5 Pro sul ripiano.




L’impugnatura è salda nonostante le generose dimensioni della scocca date dal display. Che è ottimo. Anche in questo caso, nonostante il software beta, abbiamo saggiato come le foto scattate e i contenuti video risultino belli, ben riprodotti con un’ottima calibrazione del colore (il punto di bianco è preciso) e i 120 Hz assicurano la migliore reattività con i giochi e le scene più movimentate. Per gestire il display del Magic5 Pro, Honor ha previsto un sensore dedicato che eleva la qualità dei filmati e delle immagini cancellando il motion-blur e aumentando la dinamica e la vividezza cromatica, a tutto vantaggio dell’Hdr. La scelta di gestire la luminosità con il dimming in Pwm a 2.160 Hz evita lo sfarfallio durante la regolazione della luce del pannello. Honor promette risultati migliori rispetto al DC dimming. Quando lo proveremo in modo più compiuto e in varie situazioni, vi daremo conto di questo aspetto. In queste ore in cui l’abbiamo usato, abbiamo notato che lo schermo si adatta immediatamente alla luce, non sbaglia mai e soprattutto non è stancante per gli occhi. Per la cronaca, l’Oled Ltpo del Magic5 Pro opera a una luminosità nominale di 1.300 nits e raggiunge picchi di 1.800 nits.


Non è solo un ottimo pannello ma è anche bene incastonato nel frame in allumino perché arrotondato sui lati così da garantire la tipica simmetria dei prodotti Honor. Con il Magic5 Pro questa soluzione estetica è portata al massimo livello, grazie allo spessore ridotto e al peso che, considerando la completa sezione ottica e le dimensioni del device, risulta equilibrato.
In questa sede non parliamo del software, per il semplice motivo che la versione usata non era definitiva e rimandiamo le valutazioni delle tecnologie della MagicUI 7.1 quando arriverà il Magic5 Pro finale. Però vogliamo dire una parola sul prezzo, perché i “ma” si sprecano troppo spesso. Posto che ogni azienda sceglie il posizionamento liberamente, così come altrettanto liberamente i consumatori possono scegliere cosa e come acquistare, non troviamo corretto trovare eccezioni di prezzo su alcuni prodotti e non su altri. O è un elemento di definizione della prova per tutti i prodotti, a prescindere, oppure no. Il nostro compito di giornalisti (iGizmo.it è una testata registrata scritta da professionisti) si ispira alle parole del primo direttore del Corriere della Sera: Eugenio Torelli Viollier. Ossia: “Ci piace essere obiettivi; ci piace ricordarci che tu, pubblico, non ti interessi che mediocremente ai nostri odi e ai nostri amori; che vuoi anzitutto essere informato con esattezza; ci piace serbare, di fronte ai nostri amici migliori, la nostra libertà di giudizio e anche, se vuolsi, quel diritto di frondismo ch’e’ il sale del giornalismo”.
Su questa filosofia abbiamo improntato iGizmo.it, Touch Journal e tutte le testate della nostra casa editrice Nelson Srl. Ecco perché il prezzo di 1.199 euro dell’Honor Magic5 Pro è giusto. Per tre motivi: il brand ha deciso così e va rispettato; il brand ha “assorbito” la “tassa” sui 512 GB di storage imposta dalla Siae per mantenere vantaggioso il prezzo; dal canto nostro, uno smartphone di questo tipo vale un investimento che si traduce anche in una serie di vantaggi derivanti dai bundle proposti da Honor. In più, i prezzi della tecnologia non devono essere bassi: devono essere corretti per il marchio (che è un’azienda privata) e per tutto l’ecosistema che ci gravita intorno, dal canale ai consumatori che devono avere la garanzia di ottenere un servizio post-vendita di qualità, un investimento anche questo fatto dal brand. Chi parla solo di prezzo trascura tutto ciò. Perché in altri ambiti e in altre sedi, a nessuno verrebbe in mente di mettere in discussione il prezzo di una borsetta con la griffe alla moda o di un paio di jeans firmati o di un’auto che ci fa sentire “fighi”.
Si ritorni a guardare al prodotto, a quello che propone e la si smetta di impoverire agli occhi dei lettori la qualità e l’impegno dei brand mettendo in discussione solo il prezzo. Oppure lo si faccia per tutti i prodotti, ma davvero tutti. Questa è l’oggettività e il diritto della propria opinione, che ha magistralmente sintetizzato Torelli Viollier. Noi siamo equanime con tutti, come lo siamo stati anche per altri modelli, e in tutta serenità l’operazione fatta da Honor con il Magic5 Pro, tanto come prodotto quanto come prezzo, è centrata.
Honor Magic5 Pro: galleria fotografica
























