Facebook
RUSSELL HOBBS

Lo scorso anno, Facebook ha lanciato un nuovo centro informazioni con l’obiettivo di connettere le persone a informazioni sul clima basate su dati scientifici. Il Climate Science Information Center è diventato realtà dopo che Facebook ha ricevuto molte critiche dai senatori Elizabeth Warren, Tom Carper, Brian Schatz e Sheldon Whitehouse per un cavillo nel suo programma di verifica dei fatti correlati clima.

La strada di questo hub non è ancora conclusa e anzi il sistema ha ricevuto nuovi miglioramenti e si sta espandendo in più paesi. Facebook ha annunciato che il centro adesso dispone di una nuova sezione in cui vengono smentite le false affermazioni sul cambiamento climatico, evidenzia false credenze come per esempio il modo in cui il riscaldamento globale contribuisce alla riduzione della popolazione di orsi polari e false affermazioni sugli effetti dannosi della troppa anidride carbonica per le piante. Facebook ha collaborato con esperti della George Mason University, del Yale Program on Climate Change Communication e dell’Università di Cambridge per rispondere ed eliminare queste affermazioni grazie ai fatti.

Facebook sta inoltre espandendo il centro informazioni in Belgio, Brasile, Canada, India, Indonesia, Irlanda, Messico, Paesi Bassi, Nigeria, Spagna, Sud Africa e Taiwan. È già disponibile negli Stati Uniti, in Francia, Germania e Regno Unito. Nel caso in cui un utente si colleghi all’hub da un paese in cui ancora non è disponibile, il servizio lo collegherà al Programma ambientale delle Nazioni Unite così da ricevere informazioni autorevoli sulla crisi climatica.

Inoltre, il social di Mark Zuckerberg ora sta etichettando i post sui cambiamenti climatici nel Regno Unito con un banner che porta gli utenti all’hub di informazioni legate al clima. La funzione sarà presto disponibile in altri paesi.

Le nuove funzionalità segnano l’ultimo sforzo di Facebook per eliminare dalla propria piattaforma le fake news inerenti i cambiamenti climatici, in modo simile a come ha affrontato le false credenze sul COVID-19 con il lancio del suo COVID-19 Information Center.