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La battaglia sui diritti Tv della Serie A (attualmente in capo alla piattaforma streaming DAZN) entra nel vivo con l’assemblea della Lega di oggi 13 marzo che, nell’ordine del giorno ha messo due temi: la prossima asta per l’acquisizione e la trattativa con i fondi d’investimento e banche che si sono offerti di finanziare il calcio italiano. Sullo sfondo traspare anche un’altra ipotesi – rilanciata dal quotidiano La Stampa – secondo la quale potrebbe essere avanzata un’offerta da parte della stessa Serie A, per acquistare Sky Italia e dare vita a una piattaforma televisiva proprietaria. Un’ipotesi tanto affascinante quanto intrisa di problemi a cominciare dal prezzo (ammesso che la rete televisiva sia disponibile a passare di mano), dal momento che Sky è passata di mano nel 2018, allorché Rupert Murdoch ha venduto per 40 miliardi di dollari il suo gruppo a Comcast.

Serie A sul podio europeo, ma servono più soldi dai diritti Tv

La Serie A si trova a un punto di snodo per il futuro dopo che è tramontato (inserito nel Decreto Proroghe) il cosiddetto “Lodo Lotito” (Claudio, il presidente della Lazio e parlamentare di Forza Italia, ndr) che dava la possibilità di allungare l’accordo con DAZN-Sky di altri due anni. La palla è tornata al centro del campo. Ora si deve trovare un’altra soluzione. Stando a una recente indagine sul valore del mercato europeo dei diritti audiovisivi realizzata da Sports Business Institute di Barcellona la English Premier League (EPL) domina in Europa. Nell’anno finanziario 2021, il tetto dei 3,26 miliardi di euro (al vertice si si guarda all’analisi delle 17 top leghe europee di calcio). Se al secondo posto si è insediata la LaLiga spagnola con 1,55 miliardi di euro, alla Serie A spetta (per ora) la terza psozione (1,38 miliardi), ma è insidiata dalla Bundesliga tedesca, 4ª in classifica, è subito dietro a 1,27 miliardi di euro. In Italia, i diritti Tv sono in sostanza il vero salvacondotto per i club (per altro in molti casi fortemente indebitati). E la media per club (in termini di valore economico) recita che la Premier League britannica continua a dominare la scena con 163,5 milioni di euro, oltre il doppio che nel campionato spagnolo (78 milioni. Stavolta sulla terza piazza della classifica sale la Bundesliga (70,6 milioni) in vantaggio seppur di poco proprio sulla Serie A tricolore con 69,3 milioni di euro.