
Le criptovalute legate al gioco d’azzardo rappresentano una delle questioni su cui si discute maggiormente in questo periodo. In particolare, a Malta, uno dei poli più innovativi per quel che riguarda il gaming, si continua a dibattere su tale tematica.
Attualmente sono in molti a chiedersi se le criptovalute avranno un futuro, non solo nel mercato del gambling. La Malta Gaming Authority, invece, non sembra aver dubbi in proposito e ha già messo su un piano regolamentativo a riguardo.
Malta è da tempo all’avanguardia per quel che riguarda lo sviluppo di criptovalute. Già nel 2018 ha istituito il proprio sistema di registrazione delle risorse digitali. La successiva creazione della Malta Digital Innovation Authority (MDIA) è stato il passo necessario per far diventare l’isola un polo tecnologico attrattivo per ciò che riguarda l’innovazione tecnologica.
Lo sviluppo che il gaming ha avuto sulla piccola isola europea non è altro che la conseguenza di queste scelte. Attualmente il segmento rappresenta il 77% del Pil e l’80% dell’occupazione sull’isola. Altro punto a favore di Malta è un regime fiscale particolarmente favorevole che incentiva gli investimenti dall’estero. Infatti, in base alle leggi vigenti, le società di proprietà straniera ricevono un rimborso di 6/7 dell’aliquota fiscale del 35%. Detto in altri termini, l’aliquota fiscale effettiva pagata è solo del 5%. Non c’è quindi da meravigliarsi che l’isola sia diventata una delle Hub più all’avanguardia.
Nuove linee guida per le criptovalute e i token non fungibili
La Malta Gaming Authority ha da tempo annunciato un piano di regolamentazione per quel che riguarda le criptovalute come strumento di pagamento per il gaming, già adottato da alcune piattaforme come CasiniaBet. Inoltre, ha autorizzato l’utilizzo della tecnologia di registro distribuito (Dlt) per le loro operazioni che comprendono contratti intelligenti e piattaforme di gioco basate su Dlt. Prossimamente, verrà anche creata una guida sull’uso di criptovalute e token che potrà essere applicata da chi desidera operare in tale regime. Originariamente prevista per gennaio, la sua uscita è slittata a fine febbraio.
La questione legata alle criptovalute è giudicata fondamentale per la crescita del gaming e, per questo, l’intenzione è quella di attuare una politica di dialogo anche con le autorità e le industrie su tale tematica. Proprio per questo l’organo di controllo maltese continua a esortare le aziende a formarsi in relazione alle criptovalute in modo da non farsi cogliere impreparati quando le nuove norme diverranno operative.
La tematica relativa alle criptovalute si interseca con quella dei token non fungibili (NFT). La Financial Services Authority di Malta ha infatti annunciato di voler rimuovere gli (NFT) dal suo regolamento Virtual Financial Asset (VFA) per non andare in contrasto con l’imminente Markets in Crypto-Assets Regulation (MiCA) dell’Unione Europea. C’è da dire che le normative maltesi sono molto più stringenti rispetto a quelle che la UE ha previsto. Infatti, secondo la VFA, gli NFT devono soddisfare determinati requisiti e produrre un white paper del prodotto prima di poter essere lanciati.
Tuttavia, le nuove normative che entreranno in vigore nel 2025, elimineranno la necessità di qualsiasi forma di autorizzazione per l’emissione o la fornitura di servizi relativi agli NFT. Per farlo verranno tolti tutti gli NFT unici e non intercambiabili. Questi, infatti, limitano l’uso degli stessi NFT a fini di investimento o di pagamento. Proprio per questo motivo, si sta pensando di eliminare gli NFT che mostrano chiare caratteristiche di unicità e non fungibilità, siano esclusi dal quadro dei VFA.
Malta, quindi, vuole giocare d’anticipo anche in questo caso.