
Abbiamo preso 17 smartphone tra i modelli più recenti e di successo a cavallo tra il 2019 e il 2020. Ciascuno di essi è stato fatto passare attraverso le forche caudine dei benchmark: tre iterazioni per ogni app (Antutu e Geekbench) per calcolare la media del punteggio. L’obiettivo è stato di realizzare la challenge a livello di prestazioni, mettendo a confronto sistemi operativi, Soc (Cpu+Gpu), dotazioni di memoria e display differenti.
I partecipanti alla challenge sono:
- Apple iPhone 11 Pro
- Asus Rog Phone II
- Google Pixel 4 XL
- Huawei Mate 30 Pro
- Huawei P30 Pro
- Huawei P40 Pro
- LG G8X ThinQ
- LG V50 ThinQ 5G
- OnePlus 7T Pro McLaren
- OnePlus 8
- Oppo Find X2 Neo
- Oppo Find X2 Pro
- Oppo Reno 5G
- Samsung Galaxy Note 10+
- Samsung Galaxy S20 Ultra
- Xiaomi Mi 10
- Xiaomi Mi 9T Pro
Challenge: specifiche tecniche
Qui di seguito riassumiamo le specifiche tecniche principali di ciascun contendente. Per ognuno abbiamo preso in esame il processore, il display (con la frequenza di refresh nei modelli in cui supera quella standard di 60 Hz), la batteria (fondamentale per supportare le prestazioni complessive), la dotazione di memoria (Ram+storage) e il sistema operativo nella versione usata per i test. Nel caso di LG sono disponibili gli update ad Android 10 tuttavia le unità test (diversamente da quelle destinate alla vendita) devono essere aggiornate presso la sede dell’azienda, operazione rallentata dal lockdown.

Configurazione dei Soc

Molti di questi processori sono già stati ampiamente descritti nelle prove dedicate agli smartphone in cui sono stati impiegati. Nella fattispecie, maggiori dettagli potete trovarli in questi articoli:
- Huawei: tutto su Kirin 990, Emui 10, Harmony OS (e P40)
- Le soluzioni di Qualcomm per il 5G: dallo Snapdragon 865 al WiFi 6E
- Asus Rog Phone II e Qualcomm Snapdragon 855 Plus Mobile Platform
- Qualcomm annuncia la piattaforma mobile Snapdragon 855 Plus
- Confronto: Samsung Exynos 8920 vs Kirin 980 vs Qualcomm Snapdragon 855 vs Apple A12
- Recensione Huawei P40 Pro: oltre la fotografia, dal 5G a Hms
- Recensione Oppo Find X2 Pro: prestazioni sorprendenti
- Samsung Galaxy S20: approfondimento sui nuovi flagship
- https://igizmo.it/oppo-findx2-neo-e-lite-unboxing-e-primo-contatto
Challenge: alla prova delle app di benchmark
Ecco dunque i risultati ottenuti con Antutu v8.32 e con Geekbench v5, quest’ultimo declinato nei risultati single core, multi core e compute (che indica le prestazioni della Gpu). La colonna Complessivo contiene la somma di tutti i punteggi: la tabella è ordinata in modo decrescente (dal risultato migliore in poi) sulla base di quest’ultimo dato.

Analizzando questi dati, abbiamo ottenuto i grafici dei singoli benchmark (Antutu e Geekbench) e del punteggio complessivo. Ecco dunque i risultati di Antutu.

Con Geekbench si misurano le prestazioni della Cpu in modalità di elaborazione a core singolo e in modalità multi-core (ossia con l’utilizzo contemporaneo di tutti i nuclei di elaborazione con task particolarmente impegnativi). Geekbench calcola anche la potenza bruta della Gpu attraverso la funzione Compute, che mette alla prova l’efficienza di elaborazione del reparto grafico. I risultati complessivi sono:

I punteggi complessivi (ordinati dal migliore)

Come si vede i processori più recenti (Snapdragon 865, Exynos 990 e Kirin 990) segnano un netto passo in avanti rispetto alle precedenti generazioni. Di queste ultime solo lo Snapdragon 855+ presente sull’Asus Rog Phone II riesce a tenere un livello di prestazioni paragonabili ai Sos più aggiornati. Il segreto è nell’aver attivato la Modalità X, che di fatto esegue un overclock del sistema e permette di sfruttare al massimo le doti dello smartphone specializzato nell’ambito gaming.
Vogliamo anche far notare che la dotazione di Ram non impatta in modo significativo: a partire da 6 GB la reattività del sistema operativo è più che soddisfacente. Certo, all’aumentare della memoria di sistema, migliora soprattutto l’esperienza d’uso empirica in corrispondenza delle app più impegnative e in un contesto di multitasking “spinto” (almeno 10 applicazioni attive in contemporanea).
L’altra informazione che traiamo da questi benchmark è che i display a 120 Hz sono gestiti egregiamente dai processori più evoluti e da Android 10, tanto da non impattare sulle prestazioni complessive. Anzi. A dire che la riserva di potenza delle Cpu di fascia alta integrate negli ultimi 12 mesi sugli smartphone sono all’altezza di ogni esigenza d’utilizzo.
Infine, una nota di merito per l’Oppo Find X2 Neo, dotato di Snapdragon 765G: pur essendo una Cpu di fascia media, non certo paragonabile al flagship 865, assicura prestazioni top.