
Apple, il colosso di Cupertino guidato da Tim Cook, a sette giorni dal reveal del nuovo iPhone 15, ha firmato un nuovo accordo con Arm per la tecnologia dei chip che “si estenderà oltre il 2040”, secondo i documenti di un’offerta pubblica iniziale depositati e riferiti dall’agenzia Reuters. Arm ha svelato i prezzi per quella che spera sarà un’offerta pubblica iniziale di 52 miliardi di dollari, che sarebbe il più grande accordo del genere negli Stati Uniti quest’anno. Il proprietario di Arm, SoftBank Group, prevede di offrire 95,5 milioni di azioni di deposito americane della società con sede nel Regno Unito per un prezzo compreso tra 47 e 51 dollari l’una.
Apple e Arm, una lunga storia di cooperazione
Arm possiede la proprietà intellettuale dietro l’architettura informatica della maggior parte degli smartphone del mondo, che concede in licenza ad Apple e molti altri. Il gruppo di Cupertino utilizza la tecnologia dell’azienda nei processi di progettazione dei propri chip personalizzati per i suoi iPhone, iPad e Mac. Le due società hanno una lunga storia: Apple è stata una delle prime società a collaborare per fondare l’azienda nel 1990, prima del lancio del suo computer portatile Newton nel 1993, che utilizzava un chip processore basato su Arm. Il progetto Newton fallì, ma Arm divenne dominante nel settore dei chip per telefoni cellulari grazie al suo basso consumo energetico, che aiuta le batterie a durare più a lungo. Apple – che ha investito 735 milioni di dollari nell’offerta pubblica iniziale di Arm – si conferma dunque tra gli investitori strategici.