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PANASONIC

Apple ha annunciato i risultati finanziari del terzo trimestre dell’anno fiscale 2023 conclusosi il 1° luglio 2023. L’azienda ha registrato un fatturato trimestrale di 81,8 miliardi di dollari, in calo dell’1% su base annua, e utili trimestrali per azione diluita di 1,26 dollari, in aumento del 5% su base annua anno. “Siamo lieti di annunciare che abbiamo registrato un record di entrate di tutti i tempi nei servizi durante il trimestre di giugno, trainato da oltre 1 miliardo di abbonamenti a pagamento, e abbiamo visto una forza continua nei mercati emergenti grazie alle robuste vendite di iPhone. Dall’istruzione all’ambiente, continuiamo a promuovere i nostri valori, sostenendo al tempo stesso l’innovazione che arricchisce la vita dei nostri clienti e lascia il mondo migliore di come l’abbiamo trovato”, ha affermato Tim Cook, ceo di Apple

“Le nostre prestazioni aziendali nel trimestre di giugno anno su anno sono migliorate rispetto al trimestre di marzo e la nostra base installata di dispositivi attivi ha raggiunto il massimo storico in ogni segmento geografico”, ha dichiarato Luca Maestri, cfo di Apple. “Durante il trimestre, abbiamo generato un flusso di cassa operativo molto forte di 26 miliardi di dollari, restituito oltre 24 miliardi di dollari ai nostri azionisti e abbiamo continuato a investire nei nostri piani di crescita a lungo termine”.

Il consiglio di amministrazione di Apple ha dichiarato un dividendo in contanti di 0,24 dollari per azione delle azioni ordinarie della società. Il dividendo è pagabile il 17 agosto 2023 agli azionisti registrati alla chiusura delle attività il 14 agosto 2023.

Nella telefonata che tradizionalmente accompagna i risultati finanziari, al fine di commentare i numeri, non sono mancate alcune informazioni interessanti. A iniziare dalla frase di Tim Cook: “L’industria degli smartphone è dura negli Stati Uniti in questo momento”. Verrebbe da dire, non solo negli States ma in molti mercati maturi.

Eppure Luca Maestri indica una serie di Paesi che, spacchettati dai risultati complessivi, hanno avuto un andamento in controtendenza. Tra cui l’Italia che ha fatto registrare ricavi record in termini di vendite di iPhone, con una base installata che è al massimo storico. In un’analisi laterale, Maestri ha indicato che oltre la metà degli iPhone non è venduta a prezzo pieno ma con le attività di permuta, trade-in e finanziamento. Questo perché è necessario “ridurre la soglia di accessibilità per i nostri prodotti”, fattore che ha giocato un ruolo cruciale nei risultati ottenuti. E Apple continuerà a spingere forte su questo fronte.

Proprio la base installata di hardware, non solo iPhone ma anche Mac e così via, è il trampolino di lanci per continuare a incrementare il fatturato. Come? Attraverso i servizi e i prodotti a corredo: 21,1 miliardi di dollari guadagnati in un trimestre. Tantissimo, più di qualsiasi altra azienda che offra servizi accessori e ancillari quali iCloud, Apple Music e Tv+.

Il resto del portafoglio hardware di Apple non ha avuto le stesse luci. Le vendite di Mac sono diminuite di anno in anno senza l’annuncio di nuovi prodotti importanti, a eccezione di Mac Studio aggiornato e MacBook Pro da 15″. Entrambi sono arrivati ​​​​verso la fine del trimestre, tuttavia, e avrebbero visto solo un paio di settimane di vendite. I ricavi dell’iPad sono diminuiti del 20% rispetto al trimestre di un anno fa, il che ha senso visto che non c’è stato refresh di prodotto finora. Solo i wearable hanno tenuto, anzi sono cresciuti a dimostrazione che Apple Watch e AirPods stanno ancora godendo di un certo slancio.