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L’Antitrust Usa, la Federal Trade Commission (FTC), ha emesso ordini a otto società di social media e di piattaforme streaming video – tra le quali figurano Meta, Twitter, TikTok e YouTube – di fornire informazioni su come le piattaforme filtrano gli annunci per scovare quelli ingannevoli nei confronti degli utenti. “I social media sono stati una miniera d’oro per i truffatori che promuovono prodotti fittizi e altre truffe che sono costate enormemente ai consumatori negli ultimi anni”, ha affermato Samuel Levine, direttore dell’ufficio per la protezione dei consumatori della FTC. “Questa indagine ci aiuterà a garantire che le società di social media e streaming video stiano facendo tutto il possibile per tenere i truffatori e gli annunci ingannevoli fuori dalle loro piattaforme”.

L’Antitrust, il caso Twitter e le piattaforme coinvolte

La disposizione allargata ai suddetti player arriva dopo che la FTC ha chiesto a Twitter di consegnare alcune comunicazioni interne relative al proprietario Elon Musk e altre informazioni dettagliate sulle decisioni aziendali come parte di un’indagine all’inizio di questo mese. Anche Snap, Twitch di proprietà di Amazon, Pinterest e Instagram sono tutte tenute a fornire informazioni come le entrate pubblicitarie e il numero di visualizzazioni, comprese quelle in categorie di prodotti e servizi più inclini all’inganno. YouTube ha affermato di avere una rigorosa politica pubblicitaria che applica con vigore, aggiungendo che sta esaminando la lettera della FTC e che lavorerà per fornire all’agenzia una risposta completa. L’Antitrust Usa e impegnata in prima linea per esaminare, verificare e limitare la pubblicità commerciale a pagamento che è ingannevole o espone i consumatori a prodotti sanitari fraudolenti, truffe finanziarie, merci contraffatte e contraffatte o altre frodi.