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L’acquisizione Microsoft-Activision scuote la FTC (Federal Trade Commission) degli Usa, ossia l’ente Antitrust. La commissaria Christine Wilson (repubblicana) ha annunciato le sue dimissioni, puntando il dito contro Lina Khan, con articolo per il Wall Street Journal. Sotto accusa la gestione della presidente di FTC, rea (a suo) di “abusi di potere”.

FTC: la composizione è di soli tre membri

A seguito delle dimissioni rassegnate l’Antitrust ha perso altri pezzi e la sua composizione è scesa da cinque a tre membri: la stessa Lina Khan e i democratici Rebecca Kelly Slaughter e Alvaro Bedoya, dal momento che già a ottobre aveva tolto il disturbo l’altro componente repubblicano Noah Joshua Phillips. Lo scossone che ha colpito l’Antitrust Usa – specialmente per la cassa di risonanza mediatica – potrebbe rappresentare un vantaggio per Microsoft, dal momento che sull’acquisizione del publisher Activision (annunciata ormai 13 mesi fa) continua a far discutere. La FTC ha deciso di portare in tribunale il colosso di Redmond, opponendosi fermamente all’operazione. 

Microsoft: fra una settimana l’udienza con l’Unione Europea 

La partita dell’operazione Microsoft-Activision si gioca anche in Europa, dove l’Antitrust (a seguito della consultazione pubblica effettuata) ha sollevato non poche perplessità, evidenziando possibili effetti anticoncorrenziali che in prospettiva penalizzerebbero i gamer. Il colosso di Redmond, (come da richiesta accolta), il prossimo 21 febbraio potrà spiegare e affrontare in udienza al cospetto dell’Antitrust Ue le sue ragioni legate all’operazione da quasi 69 miliardi di dollari. Da ricordare che anche la CMA (l’omologo Antitrust del Regno Unito) ha espresso un parere non favorevole sostenendo che l’ingresso di Activision e del franchiste Call of Duty nella scuderia di Microsoft “potrebbe danneggiare i giocatori indebolendo la rivalità tra Xbox e PlayStation di Sony”